Adesso, in questo momento, ho deciso di farmi del male. Sporca e stupida masochista.
Ho anche appena finito di leggere "Gang Bang", e ho trovato tale frase: non lo sai? Chi è danneggiato ama chi è danneggiato come lui.
Ma la ribalto adesso questa cazzata di frase; la ribalto e dico che adesso IO voglio danneggiare. In realtà si ama chi ci danneggia, non chi è danneggiato come noi. In realtà si ha bisogno di qualcuno che ci maltratti.
E' la verità.
Il sentimento si contamina di dipendenza, ferisci, colpisci alle spalle chi ti è accanto... Mostrati tirannica e titanica, mostra la rabbia indomabile che hai dentro, Poco importa quanto irrazionale sia, poco importa se capisci un poco che in realtà non è giusto. Il dolore lega inesorabilmente. Il boia e il condannato. La tortura se prolungata, se alternata qualche volta a parole dolci di richiesta di perdono diventa agli occhi del povero Cristo martoriato un gesto d'amore del boia. Lo ricercherà. E' la verità.
Ho visto. Ho osservato. Da masochista a sadica. Il confine quasi non esiste. Le persone che ci abbandonano, che ci umiliano, sono quelle che ci restano addosso; i momenti invece di vera felicità ci sembrano cose normali, ed il meccanismo del ricordo le leviga e le piega alla logica della quotidianità. Non ti rimangono impressi i sorrisi. Ricordi il momento in cui ti ha detto "amo un'altra", "non mi sento preso come credevo di essere". Ti ricordi esattamente la sensazione che hai provato, la senti amplificata e il sangue ti ribolle nelle vene. Ricordi perfettamente, hai sentito che la schiena ti si è spezzata, gli occhi si sono dilatati, increduli, le spalle hanno perso tono. Non riesci che a guardarti i piedi e a sprofondare sempre di più in quel mare di delusione e umiliazione. Non ti sei sentita compresa. Accettata. Uno schiaffo in pieno viso. Non ti sei sentita abbastanza. Inutile. Usata e poi gettata via. Gli occhi fissi su quelle maledette scarpe sporche di ricordi.
E' la verità.
Ho visto con questi occhi tutto ciò. Davvero, io credo che ho talmente paura, sono talmente angosciata dalla sua assenza, dall'astinenza che mi provoca la sua lontananza che potrei veramente fare una cazzata, adesso. Uccidere quanto di più puro c'è fra me e lui e legarlo a me come una malattia. Come un livido, una tumescenza, aggrappati alla pelle bianca e casta. Strangolare il mio - il suo- amore per egoismo. Perché deve capire che posso esserci solo io adesso, per lui.
Dio, che paura che mi faccio. Giuro, mi sto terrorizzando con la mia stessa anima.