lunedì 2 settembre 2013

Respira, espira. Butta fuori tutto quello che hai dentro.
Ma come si fa?

Sii coraggiosa. Abbi il coraggio di guardarti allo specchio. Sii oggettiva. Valuta i tuoi difetti, valuta le tue qualità. Non scoraggiarti, non scartarti. Ma non volare troppo in alto, resta fedele alla tua immagine riflessa. ...Non ci riesci.
Non ci riesco, no. Un buco nero mi opprime, ho il cuore che mi pungola.
Geme.
Gemo. Che tristezza. Troppo densa per levarmela da sopra la pelle tutta questa frustrazione, è petrolio nero che nero mi fa vedere tutto.

Non sei adatta a questa vita.
Non sono adatta.
Non hai coraggio.
Mi manca il coraggio. Non trovo le parole, non trovo gli argomenti.
Il sorriso perchè non ti viene spontaneo, perchè non ruggisci quello che vorresti dire? Commiserarti così penosamente. Stai facendo acqua da tutte la parti, sei rugginosa, sei invecchiata di mille anni.
Non sono io. Questa non sono io.
Sì, lo sei.
...
Sei tu, che ti svegli la mattina già ferita da questa giornata che deve ancora cominciare. Sei tu che rimandi all'infinito i conti con te stessa. Sei tu, non vergognartene: nessuno è perfetto, dico bene?
Già.
Però forse ti senti peggiore degli altri.
Pavida.
Non all'altezza delle tue stesse aspettative. Sei lunatica. E vai giù di tono troppo velocemente.
E' perchè sono una debole.
E' perchè è così che ti stai costruendo.
Non ho la forza di osare oltre. Questo merito.
Sicura?
No.
Allora perchè lo fai?
Non so. Pigrizia, dolore, sensibilità, disgrazie, scuse, bugie. Sono in overdose di pensieri.
Sei solo in overdose di autocommiserazione.
Forse.
Non puoi.
Perchè?
Peggiorerà e basta. Arriverai al punto in cui veramente non riuscirai a guardarti.
Non lo faccio neanche ora. 

ma qualche volta sì, a volte pensi che ne valga la pena, che non tutto è perduto.
Sì, è vero.
E' la verità. Sì.
...
Ma dura troppo poco.
Cosa?
Questo sentirmi...Meglio? Chiamiamolo così, okay.
Fallo durare di più.
Non sono io che decido come sentirmi.
Sei tu che decidi di sopportare, gettando lo sguardo ad un paesaggio in lontananza, ma più bello e invitante.
 E' illudersi.
No, è soppesare tutto quello che potrebbe succedere se tu resistessi un altro po' a questo malessere.
Potrebbe andare peggio: credere che in futuro starò bene e invece...
Stai facendo qualcosa per migliorare la situazione?
Non so, in questo preciso momento no.
Perchè?
Non sono adatta a vivere.
Allora il problema non è cambiare le cose esterne, devi cambiare tu!
Le persone non cambiano, io sono fatta così.
Cazzate.
Perchè dovrei fingere di essere un'altra persona solo per SEMBRARE di stare meglio?
Questo è quello che stai facendo adesso. Devi buttarti. Non essere timorosa. Non ritrarti come un riccio.
Il riccio...
Sì, un riccio. Dai fiducia a questo mondo, dai fiducia alle persone che stanno fuori di te.
Fuori di me?
Sì, dai troppa importanza a quella vocina dentro che critica ogni cosa che fai.
Ah.
Già; sai una cosa?
Dimmi.
Nessuno è qui a questo mondo per giudicare incessantemente te.
Davvero?
Già. E anche se a volte qualcuno lo fa, perchè ti logora così tanto? Perchè ti fai influenzare così tanto dai giudizi?
Perchè mi vergogno.
ma di cosa?!
Di essere qua. Di vivere in un certo modo. Pensare in un certo modo. Agire in qualche modo. Mi vergogno di essere al mondo.
Ti vergogni anche di come cammini.
Esatto! E allora come posso non vergognarmi di cosa sento, di cosa penso, di cosa amo, se mi vargongo addirittura di come metto i piedi su questa terra?
Ti fai del male.
Ma non riesco a smettere. 

Prenditi una giornata respiro: chiudi gli occhi. Scaccia i brutti pensieri, rimani sola con te, ascolta cosa ha da dire ogni tua singola movenza, ogni dente storto, ogni cicatrice, ogni passo fatto male. Ti racconteranno di te, di come sei cresciuta, di cosa hai visto sognato immagazzinato dentro di te. E adesso ascoltami: chi ha mai il potere di giudicare tutto questo? neanche tu stessa! sei una storia vivente, sei il presente che incessantemente si trasforma in passato, sei un sogno che muta la pelle in futuro. Cosa hai che non va? La timidezza è la TUA timidezza, è il tuo approcciarti al mondo. Non rigettarla: prendila per mano, falle conoscere ogni cosa con delicatezza e con i tuoi tempi. Falla schiudere dolcemente al mondo. Ricordati che tu sei. respiri vivi annusi sorridi tendi le mani e aiuti.
Cambi. Migri. Cresci. guardati con serenità. Guarda gli altri con serenità. Concedi la pazienza, abbi cura anche di ciò che di te non ti piace. Sei tu.
...Sono io. Sì.
Lascia traspirare questo velo di scoraggiamento dai pori della pelle.
C-ci proverò.
Decidi tu cosa è meglio per te. Senza la paura di sentenze esterne. Vivi il mondo attraverso questo tuo corpo. Con questa tua anima. E lasciala esprimersi serenamente.